Categoria: LEGGERE
UN TEMPO GENTILE

Milena Agus, Un tempo gentile, nottetempo 2020, pagg.198

Alla sua maniera, gentilmente, Milena Agus accoglie i migranti.
Milena Agus racconta una favola buona.
Una favola bella e buona.
Immagina che in un paese semiabbandonato dell’interno della Sardegna arrivino gli “invasori”, come vengono chiamati dai paesani i migranti sbarcati da un barcone. Il paese è in uno stato pietoso. Il vecchio sindaco si è suicidato. Il nuovo sindaco l’ha abbandonato. Il paese non è più un “comune”, è diventata una frazione del comune vicino.
I migranti, con i volontari che li accompagnano, vengono raccolti in un edificio abbandonato che i locali chiamano “Rudere”.
Un po’ alla volta i paesani assieme ai migranti e ai volontari rimettono in sesto il Rudere, fanno amicizia, si innamorano. Insomma i migranti diventano una benedizione per il paese. I paesani ritrovano il proprio paese. O meglio, è sbagliato dire “i paesani”. Perché sono “le paesane” ad avvicinare i nuovi arrivati. Sono le donne che, prima intuiscono e poi capiscono la “benedizione” dei migranti; i quali essendo appunto tali, alla fine andranno via, “migreranno” in Europa. Ma intanto il paese è cambiato. Per merito delle donne paesane e dei migranti.
Il paese scopre così che il razzismo è una follia suicida, che mescolarsi, fare le cose assieme, vivere assieme, fa stare bene tutti, bianchi e neri, paesani e migranti e volontari.
Un bel racconto da leggere e da regalare a chi fatica a vivere in questo mondo, tutti assieme in questa umanità mescolata e mobile del nostro bel pianeta.

Per conoscere meglio Milena Agus, la scrittrice gentile delle favole, è molto piacevole ascoltarla mentre conversa del suo libro con Loredana Lipperini a Radio 3 nella trasmissione Fahreneit del 16 settembre 2020:
https://www.raiplayradio.it/audio/2020/09/FAHRENHEIT-Il-libro-del-giorno-Milena-Agus-Un-tempo-gentile-Nottetempo-e7cfb6f0-3974-40a9-9c56-c27032affc99.html