Categoria: LEGGERE
WALTER BARBERIS, STORIA SENZA PERDONO
Walter Barberis, Storia senza perdono, Einaudi 2019, pp. 90

Barberis affronta in 68 pagine le questioni più scottanti e attuali intorno alla Shoah: il memorialismo, il vittimismo, il gioco delle emozioni, la tendenza a dimenticare, il riduzionismo.
Scrive W. Barberis: "L'autorità del testimone, la sua verità, sono indiscusse e ormai indiscutibili. Ma comincia ad avvertirsi, anche se non è ancora così chiaro, che la memoria non può surrogare la storia". (p.27)  
E ancora:
"Per combattere la battaglia dei giusti e per proteggere le giovani generazioni da germi letali, oltre una palpitante emozione, c'è bisogno di tanta ragione". (p.35). Ricorda che le testimonianze ci forniscono la conoscenza e la razionalità che aiutano la democrazia a vivere.
"Perché il punto è questo, e P. Levi lo diceva con chiarezza: la storia ci insegna che il nazionalismo e il razzismo, al fondo della loro pratica estrema, hanno avuto e hanno il Lager, sempre e ovunque." (p.37)
Fortunatamente testimonianze e ricerche storiche hanno prodotto una sorta di 'memoria collettiva'.
"Non esattamente un ricordo ugualmente condiviso da un gruppo di persone a cui era toccato in sorte di fare la stessa esperienza; ma qualcosa di più, nel senso che più largo era ormai il perimetro sociale e culturale avvertito dell'accaduto: la Shoah. Il mondo non era più all'oscuro; sapeva, magari non bene, ma sapeva." (pp.61-62)
Oggi, nell'era della scomparsa del testimone, l'oblio è una necessità e un pericolo, in una società globale inondata di informazioni non verificate.
"Ci salverà solo la razionalità della ricerca, l'onestà dell'insegnamento, e tanta umanità". (p. 68)

Una "Nota tematica e bibliografica" di 22 pagine conclude il libro.