Pat Barker, Il silenzio delle ragazze, Einaudi 2019, pp. 344
Pat Barker a me era sconosciuta fino a quando ho cominciato a leggere il suo racconto dell'
"ira funesta del pelìde Achille, che infiniti addusse lutti agli Achei". Le letture liceali dell'Iliade tornano alla mente scorrendo una dopo l'altra le pagine del suo romanzo. Cambia il punto di vista. Chi racconta è Briseide, la regina di Lirnesso, una città troiana messa a ferro e fuoco dagli Achei, diventata schiava di Achille, senza alcun dubbio il campione dei suoi. Ma, come sappiamo da Omero, ad un certo punto infuria la peste nell'accampamento; il sacerdote spiega che Apollo è adirato con Agamennone, comandante degli Achei, per il suo rifiuto di consegnare la sua schiava favorita, Criseide, a suo padre sacerdote di Apollo, che l'ha richiesta. Agamennone infine riuncia a Criseide ma prende in cambio Briseide, il "premio" di Achille. Il quale per ripicca rinuncia a combattere; e quando i troiani stanno per vincere la guerra entra in campo Patroclo, l'amico fraterno di Achille, che però viene ucciso in battaglia da Ettore, il campione dei Troiani. Achille impazzisce di dolore e torna a combattere finché ammazza Ettore. Fin qui i fatti come dal racconto di Omero. Ebbene, gli stessi fatti sono narrati come vengono vissuti dalle donne troiane rese schiave dai soldati e dai re Achei.
Il romanzo della Barker, poi, continua fino alla morte di Achille e si conclude con Briseide sposa di Alcimo, luogotenente di Achille.
"Cosa penseranno di noi - si chiede Briseide davanti alla tomba di Achille -
le genti delle epoche future, lontane da ogni immaginazione? C'è una cosa di cui sono certa: non vorranno che gli si mostri la brutale realtà della conquista e dell'oppressione. Non vorranno sentire le storie di uomini e bambini brutalmente uccisi, di donne e fanciulle ridotte in schiavitù. Non vorrano sapere che vivevano in un campo di stupro. No, vorranno qualcosa di più delicato. Una storia d'amore, magari? Spero solo che capiscano chi erano gli amanti. La sua storia. Sua, non mia. E finisce qui, dove c'è la sua tomba. Alcimo mi ha raggiunta, devo andare. Alcimo, mio marito. Un po' sciocco, forse, ma Achille ha detto che è una brava persona. E comunque c'è ben di peggio a questo mondo che sposare uno sciocco. Perciò volto le spalle al tumulo e mi lascio condurre alle navi. Una volta, non troppo tempo fa, ho tentato di uscire dalla storia di Achille e non ci sono riuscita. La mia storia comincia adesso."
Un racconto di guerra. Il primo, grande, racconto di guerra. Il capolavoro fondante della letteratura occidentale. L'Iliade. Lì, però, non si racconta la guerra. La guerra, la guerra vera, ci ricorda Pat Barker è una crudele mattanza: brutalità, stupri, viscere fumanti, sterco, cervella spappolate, ratti benpasciuti, sangue e merda.
In mezzo a tutto questo schifo Briseide, tuttavia, resta incinta. La sua storia inizierà dalla nuova vita.