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Elsa Osorio - I vent’anni di Luz - Guanda 2000/2012, pp. 355, € 12,00
“Quando uscirono dal Café Commercial, Carlos sentì l’impulso di mettere il braccio sulle spalle di Luz, ma poi non ne ebbe il coraggio. Il braccio gli si alzò come da solo e rimase fermo a mezz’aria.
«Posso?»

Luz riuscì solo a sorridere annuendo.”
Siamo a pag. 12 del prologo di questo romanzo che tiene avvinghiato il lettore per altre trecentoquarantatre pagine fino a che Elsa Osorio non è ragionevolmente certa che il lettore abbia capito davvero quello che è successo in Argentina negli anni della dittatura militare.
Chiuso il libro, non si può fare a meno di andare a cercare notizie sui desaparecidos e sulla dittatura militare in Argentina negli anni Settanta del secolo scorso. Utile a questo fine la pagina del dizionario di storia Treccani on-line http://www.treccani.it/enciclopedia/desaparecidos_%28Dizionario-di-Storia%29/

Dal 1976 al 1983 il generale J. R. Videla, i suoi ufficiali e subordinati, sterminarono con metodi di crudeltà inimmaginabile la meglio gioventù argentina che in quegli anni si batteva per un paese migliore, fondato su principi di libertà, democrazia e giustizia sociale.
Uno dei misfatti più abbietti commessi dal regime fu quello di “regalare” alle famiglie dei militari del regime i neonati delle donne imprigionate e uccise.
Le madri e le nonne di quelle donne e di quei bambini e bambine non hanno mai smesso di cercare – e talvolta persino trovare – i genitori naturali.
Luz era una di quelle bambine.
«Luz» non è il nome che gli hanno dato i suoi genitori naturali. Scoprirà quel nome attraverso un percorso di ricerca e di vita dolorosissimo, che alla fine la condurrà a Madrid. Lì conoscerà il suo padre naturale, che, fuggito in esilio, nulla sapeva di lei. A lui presenterà la sua esistenza e racconterà la sua vita di bambina, adolescente e madre.
Elsa Osorio costruisce il racconto di Luz con lunghi flashback che si intrecciano con brevi, intensi, richiami al presente, al padre ritrovato con il quale è necessario costruire un rapporto genitore-figlia dal principio ma in età adulta. E Luz lo fa iniziando dalla propria nascita. Dal parto di sua madre prigioniera. E poi…
Un romanzo mirabile. Davvero.